Al lavoro presso il Polo Centrale di BookBox in Villa Finzi

BookBox: un progetto che cresce, anche nel 2020

Chiudiamo il 2019 con qualche numero e informazione sul progetto BookBox Nazionale – il cui incontro annuale nazionale si è svolto lo scorso 22 novembre a Milano – e sulla sua declinazione milanese.

Sono sempre di più le realtà che aderiscono a BookBox: attualmente le città che hanno aderito sono 18 (https://www.bookbox.it/  – Le città di Bookbox),  ma altre province aderiranno nei primi mesi del 2020.
E’ molto stimolante vedere come il progetto si declina e si plasma in tanti modi diversi a seconda delle caratteristiche del territorio e delle associazioni che vi aderiscono: ogni realtà ha portato idee e suggerimenti utili  per poter sviluppare il progetto in modi nuovi e diversi.

Con BookBox vengono coinvolte persone con disturbi dello spettro autistico ad alto funzionamento e a basso funzionamento. Grazie a questo progetto molti hanno trovato una dimensione “lavorativa” nella quale potersi sentire utili e realizzati. In alcuni contesti, alcuni di loro si sono occupati dei laboratori di alternanza scuola lavoro svolgendo il ruolo di formatori nelle varie fasi di BookBox (catalogazione libri, archiviazione …) con i ragazzi delle superiori, altri hanno aderito a progetti con i bambini delle scuole elementari per la realizzazione di libri illustrati: dalla creazione di una storia, all’illustrazione dei libri.

BookBox Milano
Bookbox Milano coinvolge  110 ragazzi e giovani con disturbi dello spettro autistico a medio-basso funzionamento  nei poli e nei  servizi afferenti (CDD, CSE ..)  I ragazzi si occupano delle varie fasi del progetto: catalogano I libri, etichettano, timbrano, ritirano i libri vecchi e consegnano i nuovi ai supporters. Attualmente sono 60 le librerie in sale di attesa di luoghi pubblici e privati dislocate nella città; i supporters sono 52.

Il coinvolgimento dei supporter locali ha permesso a Milano ma anche nelle altre città di creare una rete di quartiere dove l’autismo non è più una realtà a se stante.  Si genera infatti un impatto sociale che crea valore per tutti: ci si conosce,  e si creano di nuove reti di lavoro e di relazioni.

Un progetto che cresce, dunque, e promette di continuare a farlo anche nel nuovo anno, e di far crescere chi ne fa parte.

Per questo, per farvi i  nostri auguri per il 2020 abbiamo scelto alcune frasi pronunciate dai ragazzi coinvolti nel progetto:

 

“Mi piace lavorare con i libri, ho deciso che da grande voglio fare la bibliotecaria …”

“BookBox mi piace perché mi sento utile”.

“Oggi è una giornata di m…., non funziona il software per catalogare!”

“Quando c’è BookBox mi passa il mal di testa”

 

Buon 2020 a tutti!

La redazione di retiautismo