L’autismo e la paura degli abbracci. Una ricerca sul “Journal of Neuroscience”

Circa il novanta per cento delle persone con un disturbo dello spettro autistico manifesta una alterata sensibilità agli stimoli sensoriali: visivi, uditivi e tattili. Un’immagine particolarmente luminosa, un tono alto della voce o un contatto fisico, come un abbraccio, possono scatenare in questi soggetti una reazione amplificata e improntata alla paura.
Quanto l’esperienza insegna e la letteratura scientifica riferisce, ha trovato ora un primo riscontro sperimentale. Secondo uno studio condotto in laboratorio pubblicato sul “Journal of Neuroscience”, l’alterata sensibilità agli stimoli tattili dipende da una ridotta connettività della corteccia somato-sensoriale, l’area del cervello che riceve ed elabora questi stimoli, e da una forte attivazione dell’amigdala, regione cerebrale coinvolta nelle risposte di paura.
Leggi l’articolo integrale su La Stampa del 6 febbraio, riportato da Press-In