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Arriva la Disability Card

Prevista per aprile 2022, ne beneficeranno 4 milioni di persone

Le prime “Disability Card”, stampate dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, saranno pronte ad Aprile, secondo quanto riferisce l’INPS.

La Disability Card, ovvero una nuova tesserina contenente la foto e il QR code contenente tutti di dati della persona disabile, permetterà di accedere ai servizi e beni e dimostrare la propria condizione di disabilità. Avrà una durata di 10 anni e potrà essere rinovata.

La nuova tesserina con foto e QR Code contenente tutti i dati della persona disabile, nel rispetto della privacy e della riservatezza, permetterà di dimostrare la propria condizione di disabilità ed accedere a tutti i servizi che nel tempo, verranno messi a disposizione, tra cui la possibilità di spostarsi in modo agile tra i paesi del progetto pilota, tra cui Italia, Belgio, Cipro, Estonia, Finlandia, Malta, Romania e Slovenia, anche se si auspica che le agevolazioni valgano in tutta l’UE.

Come si ottiene e chi ne diritto

La Disability Card è destinata a 4 milioni di persone che hanno tra il 67% e il 100% di invalidità e sarà possibile richiederla facendo domanda all’INPS dal 22 Febbraio 2022 e potranno richiederla sia i soggetti, sia le Associazioni maggiormente rappresentative delle persone con disabilità, le quali potranno accedere all’INPS attraverso due metodi:

  1. CIE;
  2. CNS;
  3. SPID;

Una volta ottenuta la tessera, l’INPS potrà controllare la sussistenza dei requisiti e dunque la legittimità del possedimento della EU Disability Card, così da poterla revocare nel caso in cui gli stessi vengano meno.

Critiche sulla Disability Card

La Disability Card è stata anche duramente criticata da alcune associazioni maggiormente rappresentative della disabilità. Vediamo quali sono le criticità rilevate:

  1. Il nome: perché Disability? Secondo il Corriere della Sera è inutile ed anzi, dannosa la decisione di sbandierare i termini inerenti la disabilità, per di più su una tessera che è destinata alle persone con disabilità. Inoltre, questa decisione, oltre a ledere la privacy, secondo Marta Pelizzi, è maggiormente divisiva rispetto all’obiettivo che essa vuole ambire: sarebbe stato meglio chiamarla access card o anche freedom card, così da infondere il sentimento di libertà, inclusione e accettazione della disabilità;
  2. La validità: perché valida solo in alcuni paesi, anche se temporaneamente, dell’UE? Non sarebbe stato meglio renderla possibile renderla valida fin da subito in tutta l’UE? Anche perché, seppur sia vero che si può raggiungere teoricamente i paesi già citati in questo articolo, in pratica non è detto che sia così, dato che per raggiungere alcuni di questi paesi, occorre passare da altri paesi, dove però la card non è valida… Detta considerazione è stata espressa da Jacopo Melio, che aggiunge come anche nei paesi dove essa è accettata, non è detto che sia risolta la problematica delle barriere archittetoniche: uno sforzo in tal senso è auspicabile, per non rendere vana l’iniziativa.

Per concludere, forse si sarebbe potuto fare a meno della Disability Card, intervenendo sull’accessibilità di tutto ciò che è già esistente… Perché l’unico Ministro della Disabilità, che è la carica che di fatto ha accettato questa tessera, è quello che non esiste!

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Ad Aprile 2022 arriverà la prima Disability Card, la prima card dell'UE destinata ai cittadini con disabilità.

Giornata mondiale della disabilità 2021

 
 
Venerdì 3 Dicembre: giornata mondiale della disabilità.
Costituzione italiana, Articolo 4: “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendono effettivo questo diritto.
Ogni persona, anche se disabile, ha diritto di lavorare, il diritto di essere inclusa.
 
L’inclusione è la possibilità di partecipare alla vita pubblica e sociale da parte della persona disabile: ciò significa avere un lavoro, degli amici e una vita che si può considerare “normale” e dignitosa per la persona. Dunque, è suo diritto essere compresa e non discriminata ed emarginata e nemmeno essere giudicata. Ricordiamo che ogni violenza di ogni tipo, quindi non solo la violenza fisica, ma anche quella psicologica e verbale, configura l’abilismo, ossia la violenza nei confronti di una persona disabile. E’ una sconfitta sia per l’individuo, sia per la società, quando una persona viene associata alla disabilità con cui convive e non alle capacità, agli hobby e alle caratteristiche che essa ha, così come è una sconfitta quando ci si prende gioco di una persona disabile pensando di essere superiore a essa solo perché non si ha la disabilità che la “vittima” ha. Ricordiamoci che le persone non sono la disabilità: la disabilità è una loro caratteristica con cui convivono e che accettano con il tempo. 
 
 
“Io voglio vivere, ma sulla pelle mia
Io voglio amare e farmi male, voglio morire di TE!”
(Io voglio vivere, Nomadi, 2003)
 
 
 
 
 
 

Le agevolazioni fiscali per persone con disabilità

A quali agevolazioni fiscali ho diritto?
Dall’Agenzia delle Entrate, un quadro aggiornato delle varie situazioni in cui sono riconosciuti benefici fiscali in favore dei contribuenti portatori di disabilità o con figli disabili a carico. In particolare, sono spiegate le regole e le modalità da seguire per richiedere le agevolazioni.

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“Inviati speciali”: su RAI3 dal 1° gennaio, 5 puntate dedicate agli “InVisibili”

Gli InVisibili arrivano a Rai3, come “Inviati speciali”: è questo il nome del programma televisivo liberamente ispirato al blog del Corriere della Sera  che andrà in onda dal 1 al 5 gennaio 2018, alle 20.15 sulla terza rete Rai.

Con lo stesso spirito del blog InVisibili , gli Inviati speciali seguiranno e racconteranno storie di chi convive con la disabilità, per far conoscere le difficoltà con cui hanno quotidianamente a che fare ma anche per rifletterei su idee, proposte, progetti per mettere i disabili in condizione di vivere e confrontarsi alla pari. E nello stesso tempo per offrire alla società le risorse dei disabili.

Gli inviati speciali saranno gli autori stessi del blog: Alessandro CannavòClaudio ArrigoniSimona AtzoriSimone FantiSimonetta MorelliAntonio Giuseppe Malafarina, Marco Piazza. Quest’ultimo, in un articolo sul blog, presenta così la squadra:

“Per chi non li conoscesse, gli inviati speciali sono persone sedute su una carrozzina per via di un incidente stradale, madri di ragazzi autistici, giovani donne nate e cresciute senza braccia, ma anche professionisti con il pallino delle storie “diverse”. Tutti hanno in comune il fatto di esser giornalisti o blogger, di scrivere per InVisibili a titolo di volontariato e di essere legati, in un modo o nell’altro, al tema della disabilità”.

Leggi l’articolo sul blog InVisibili

 

 

 

OSO: la piattaforma web per lo sport delle persone con disabilità

Una “comunità digitale” nata per avvicinare le persone allo sport. E’ OSO, acronimo di Ogni Sport Oltre, piattaforma web per lo sport delle persone con disabilità dove condividere contatti, storie, informazioni e promuovere nuovi progetti sportivi, grazie a una piattaforma di crowdfunding.

L’idea è semplice, la soluzione efficace: lo sport è un’opportunità importante per il benessere fisico e psichico di tutti, ma per una persona con disabilità cercare e trovare dove avvicinarsi a una pratica sportiva può essere più difficoltoso. OSO- community digitale creata da Fondazione Vodafone Italia  – nasce perciò per  colmare questo gap informativo e, al contempo, agevolare le persone con disabilità a trovare ciò che cercano, e le associazioni sportive a farsi conoscere. Su OSO è infatti possibile ricercare le strutture in base alla zona geografica e/o alla tipologia di disabilità ed a anche possibile sottoporre  alla community idee e progetti per attivare il crowdfunding.

La piattaforma è stata lanciata lo scorso giugno alla presenza di atleti del calibro di Bebe Vio e Alex Zanardi.

Visita il sito di OSO. 

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