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“The Specials – Fuori dal comune”: il bel film dei registi di “Quasi Amici”

Giovani autistici, genitori, assistenti, educatori, dottori  “The Specials – Fuori dal comune”, l’ultimo film dei francesi Éric Toledano e Olivier Nakache racconta l’autismo in una fiction costruita solidamente  su storie e personaggi veri , senza cadere in cliché e stereotipi.

Presentato alla festa del Cinema di Roma e in anteprima da Angsa Lombardia a Milano lo scorso 25 ottobre, avrebbe dovuto approdare in sala il 29  “The Specials – Fuori dal comune”, l’ultimo film dei francesi Éric Toledano e Olivier Nakache, i registi del fortunato “Quasi amici”. In attesa che i cinema possano nuovamente riaprire, vi invitiamo a scoprire qualcosa in più di questa pellicola che merita senza dubbio attenzione.

Con due attori del calibro di  Vincent Cassel e Reda Kateb, la pellicola arriva al termine di un percorso cominciato nel lontano 1994, quando Toledano e Nakace conobbero per la prima volta Stéphane Benhamou, fondatore dell’associazione Le Silence des Justes, specializzata nell’assistenza ai bambini e adolescenti autistici.

«Il bel film francese– scrive Marisa Prete su Superando.it – non è uno dei “soliti film sull’autismo”, perché racconta un’umanità in cui tutti gli stereotipi cadono miseramente ad uno ad uno. E forse non è nemmeno un film sull’autismo, ma piuttosto una guida, una strada tracciata nel futuro, perché il futuro di questo mondo è proprio nella cura degli altri, con gli “Specials” del titolo che non sono solo i ragazzi autistici, ma soprattutto gli uomini e le donne che si fanno carico di loro, perché fanno ciò che distingue la nostra specie umana: si prendono cura degli altri»

Leggi la l’articolo di Marisa Prete su Superando.it

Leggi l’articolo de Il Redattore Sociale

Leggi la recensione di Mymovies.it

 

La casa di Dorothy: un docu-film sull’autismo

Come in una visione, una ragazza – l’attrice e modella Lara Sak – arriva in un cascinale e comincia a ristrutturare le stanze: è il sogno di alcune famiglie con bambini affetti da sindrome dello spettro autistico.

Il film documentario  La casa di Dorothy racconta, con garbo e un’apprezzabile fotografia,  la vita di quattro di queste famiglie: la quotidianità, la fatica, la speranza di garantire al proprio figlio un futuro solido,  per affrontare con serenità il momento del “dopo di noi”.

 Realizzato con il contributo dell’associazione di volontariato “Nella Casa di Dorothy” e girato fra Lombardia ed Emilia, il film è disponibile per il noleggio o per l’acquisto su TecaTV (www.tecatv.com). Parte degli utili saranno devoluti per la costruzione della Casa.

Il film

 

“Esserci”: a Milano il cortometraggio di Scuola Futuro Lavoro

È stato uno dei primi, se non il primo, ciak a Milano dopo il lockdown . Hanno girato anche in esterni, in piazzetta Mentana, al cavalcavia di Porta Garibaldi  e nei dintorni. Si intitola  “Esserci” il cortometraggio promosso da Scuola Futuro Lavoro, la prima in Europa per ragazzi con la sindrome di Asperger, ma aperta a tutti i ragazzi.

Il film coinvolge direttamente gli studenti della Scuola, quelli che hanno seguito il corso di videomaking e quelli su set per le fotografie, come Lorenzo Siena, che è sul set come fotografo di scena.

Volontario il contributo di tutti, a partire dai nomi prestigiosi  degli sceneggiatori: Umberto Contarello (“La grande bellezza”) e Sara Mosetti.  Entrambi si sono già occupati di autismo, firmando la sceneggiatura del road movie  di Gabriele Salvatores “Tutto il mio folle amore”. Milanese  il regista Francesco Parrella, La produzione è curata da Dario Callegher in collaborazione con la Edi, Effetti digitali italiani.  i tre giovani interpreti sono A Emma Padoan, Niccolò Tedeschi e la figlia e nipote d’arte Alice de André,

leggi l’articolo de Il Giorno

“Be Kind”, un viaggio gentile tra le diversità

È stato proiettato oggi al cinema Anteo di Milano (ingresso solo a inviti) in occasione della giornata mondiale della gentilezza, e sarà replicato il 16 novembre a Roma, il 20 a Bologna e il 21 a Firenze Be Kind – Un viaggio gentile all’interno della diversità, un film autoprodotto e diretto dall’attrice e regista Sabrina Paravicini e da suo figlio Nino Monteleone, un bambino di 12 anni a cui è stato diagnosticato a 2 anni e mezzo un autismo infantile che si è poi trasformato in Sindrome di Asperger.

Sette mesi di lavorazione senza mai saltare la scuola, presentato come evento speciale  alla Festa del cinema di Roma, dopo il debutto ufficiale alla 64ma edizione del Taormina Film fest, dove ha ricevuto una menzione speciale da parte della giuria. Nino in questo film si racconta e fa parlare tante persone che vivono una diversità ma che hanno felicemente superato i propri limiti: Giulia, 20 anni, nata con la sindrome di Williams. Sarah, attrice siriana e musulmana. Valerio, non vedente atleta di judo che si sta preparando alle Paralimpiadi del 2020. Gianluca, compositore al servizio delle neuroscienze. E tanti altri. Incontra anche personaggi famosi, come lo scrittore Roberto Saviano e l’astronauta Samantha Cristoforetti.

Il tutto, con semplicità, leggerezza e uno sguardo acuto, capace di guardare tra le pieghe delle cose. Lo sguardo di Nino.

Per approfondire:

Articolo SIR

Intervista Marie Claire

 

“Tommy e gli Altri” è pronto. E in attesa di trovare una distribuzione.

Scritto da Gianluca Nicoletti – giornalista, scrittore, anima del sito pernoiautistici.come e padre di Tommy –  sostenuto da un crowdfunding che in soli  tre mesi ha raccolto 50.000 euro, “Tommy e gli altri” ora è pronto, con tanto di sottotitoli in inglese. 76′, girato in 4k (la massima definizione oggi possibile), può essere  proiettato al cinema e/o trasmesso da un canale televisivo con prodotti di alta qualità. Per questo la speranza di Nicoletti è che il 2 aprile, Giornata mondiale dell’Autismo, “il film sia visibile a chiunque sia interessato a vederlo. Il massimo per noi sarebbe riuscire a trasmetterlo attraverso un canale televisivo nazionale e in chiaro”. Ma al momento sembra che il canale ancora non si sia trovato. Nicoletti non pare sorpreso perché  il film, come spiega nel suo sito, è “tosto, crudele, tenero […] Abbiamo volutamente voluto rappresentare la parte “indicibile” dell’autismo, lo abbiamo fatto deliberatamente perché nessuno ha mai voluto farlo prima ed è giusto che la società si renda conto di quale problema parliamo quando chiediamo dignità di “esistenza” per i nostri figli, altrimenti continueremo a essere considerati solamente genitori di eterni “bambini autistici” “.

Insomma, non è un film facile, non racconta favole, vuole mostrare senza mistificazioni la vita delle persone autistiche e delle loro famiglie. Per questo, spiega sempre Nicoletti,  “abbiamo visitato una ventina di famiglie in tutta Italia e con figli variamente posizionati nello spettro autistico. Vedrete ragazzi come Tommy, chiamati a basso funzionamento, ragazzi ancora più problematici con altre sindromi oltre l’autismo, ragazzi che invece parlano, si esprimono addirittura con genialità ed estro…Ma la cui serenità e dignità di vita è sempre un grosso problema per le famiglie che li hanno in carico”. Ma, assicura Nicoletti  “è anche un film a tratti divertente, vedrete che vi strapperà anche qualche risata…”

Nell’attesa di vederlo, qui trovate il trailer.   e qui potete restare aggiornati sugli sviluppi della distribuzione.

 

 

 

 

 

 

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